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                             PEDAGOGIA

La pedagogia occidentale è nata nella Grecia antica, a partire dal V e IV secolo a.C., con il pensiero filosofico di Socrate e Platone. La pedagogia, fin dai tempi antichi, indicava la “guida” del fanciullo. Col passare dei secoli, filosofi, pedagogisti, scienziati, educatori, gruppi sociali, isti-tuzioni diverse, come la famiglia, la scuola, la Chiesa, lo Stato hanno contribuito al formarsi del pensiero pedagogico. 

Fino alla metà del Novecento la pedagogia ha rappresentato un campo circoscritto del sapere: si concentrava in massima parte sulla scuola, l’apprendimento in situazioni scolastiche, la didattica, la storia della pedagogia. Col mutare della società, i fenomeni educativi sono divenuti più complessi; è stato quindi necessario introdurre nuove aree di ricerca e d’intervento, sempre più specia-lizzate. In altre parole, con i tanti cambiamenti avvenuti 

 Già nel corso della seconda metà del Novecento si è iniziato a parlare, per esempio, di:

 pedagogia speciale per rispondere al meglio ai bisogni educativi degli studenti con disabilità fisiche, psichiche o sensoriali;

 pedagogia sperimentale, per controllare scientificamente con metodi sperimentali i risultati dell’insegnamento e dell’apprendimento

;pedagogia degli adulti, per rispondere ai bisogni educativi e formativi che si pre-sentano alle persone in età adulta;

  pedagogia sociale, per studiare le valenze educative delle diverse istituzioni so-ciali e per progettare le più opportune modalità di intervento; 

 pedagogia comparata, per mettere a confronto la struttura teorica e le realizzazioni pratiche di sistemi educativi di Paesi diversi.

 Dall’inizio del Duemila gli studiosi hanno iniziato a trattare anche di:

pedagogia del corpo, per approfondire il ruolo determinante del corpo e della mo-tricità umana nello sviluppo della conoscenza;

  pedagogia del gioco, per studiare e capire le tante possibilità educative dei giochi;

  pedagogia museale, per sviluppare conoscenze e competenze specialistiche per la valorizzazione dei beni storico-artistici;

  pedagogia dei media, per conoscere la terminologia di base e i concetti della Me-dia Education, in quanto le tecnologie educative saranno sempre più centrali nei processi educativi. 

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I PEDAGOGISTI E I BISOGNI EDUCATIVI

 La pedagogia ha il compito di rispondere a bisogni educativi e formativi diversi, dato che si occupa delle varie età della vita. Attraverso i sistemi scolastico ed extrasco-lastico, infatti, le società rispondono ai bisogni educativi e al diritto all’educazione e alla formazione dei loro membri nelle diverse età: la prima infanzia, l’infanzia, l’a-dolescenza, l’età adulta, l’età anziana.

 I pedagogisti sono professionisti che esercitano in proprio o alle dipendenze di enti locali  o di cooperative. La professione del pedagogista si orienta in molte direzioni, alcune più teoriche, al-tre più pratiche.

 Alcuni pedagogisti svolgono attività di ricerca e di studio nelle diverse situazioni educative: i centri di recupero, le scuole d’italiano per stranieri ecc. In questo caso di parla di ricercatori in ambito pedagogico

.Altri professionisti della pedagogia e dell’educazione lavorano quotidianamente nel-le strutture educative. Sono insegnanti, educatori, coordinatori pedagogici, dirigenti scolastici, formatori.

 La differenza consiste in un diverso grado di consapevolezza teorica.

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